Axiom Verge
Scritto da redazione | in Copertina, PS4 |

axiom-verge-vita_9k8rAxiom Verge racconta le vicissitudini di Trace, tenace scienziato che, per un errore di calcolo durante uno dei suoi esperimenti in laboratorio, salta in aria in compagnia di un collega, ma, invece di passare a miglior vita, si risveglia in un mondo rossastro, vivo, in cui non meglio identificata materia organica e macchinari tecnologici convivono, con una voce femminile che lo implora affinché la aiuti.
Spaesato, come lo saremmo tutti in una tale situazione, il protagonista non esita comunque un istante, segue le indicazioni della voce e trova un’arma, imbracciata la quale si dirige sempre più a fondo nel labirinto che si dischiude dinanzi a lui.
I pilastri del gameplay di Axiom Verge sono gli stessi che hanno retto per anni (e spero vivamente continuino a farlo…) il sottogenere dei metroidvania, termine efficace nel fotografare determinate caratteristiche che tutti questi titoli hanno in comune, a partire da una enorme mappa interconnessa e passando per parecchia azione bidimensionale, nella forma di sezioni platform ma soprattutto di eliminazione dei nemici di cui le varie stanze sono piene.
Mentre raramente il gioco impegna il giocatore durante le fasi platform, abbastanza basilari, sa sfidarlo adeguatamente in determinate stanze, dove una massiccia e variegata presenza nemica si accompagna a rompicapo semplici nella soluzione ma un po’ meno nell’attuazione della stessa: Axiom Verge è tutt’altro che un gioco difficile, se non durante le ultime boss fight, ma è nondimeno lontano dall’imbarazzante livello di sfida cui le ultime due generazioni di videogiochi (questa e la scorsa) ci hanno abituato.
A proposito dei boss, questi si segnalano per accuratezza nel design e nei pattern d’attacco, distanziando di diverse lunghezze i nemici comuni, fino a rappresentare il punto più alto della produzione: un po’ come nei vari capitoli di Zelda, la vera sfida consiste nell’individuarne punti deboli e schemi di attacco, piuttosto che assorbirne proiettili e fendenti.
Un avvertimento va fatto a chi non sopporta il backtracking: pur non abusandone, Axiom Verge non si vergogna di farne un uso abbondante, come canone impone per questo tipo di produzioni.
Eppure il bello del prodotto è anche qui: tornare indietro per la quarta volta e scoprire un passaggio finora rimasto celato, che conduce magari ad una stanza con un potenziamento per le dimensioni dei proiettili di tutte le proprie armi.
Il comparto tecnico non ha, in sé, molto da dire, non nel senso negativo dell’espressione ma piuttosto nel senso che, a parte un’estetica curata ma rigorosamente pixellosa, Axiom Verge non presenta picchi di rilievo, con la parziale eccezione dei già citati boss sparsi per la mappa di gioco.
Il fatto che lo si giochi su PS4, quindi, verosimilmente, su un televisore di dimensioni ampie, non valorizza il buon lavoro svolto, e aspetto piuttosto la versione PSVita (peraltro compresa nel prezzo grazie al cross buy) per godere meglio di ogni minimo particolare.

Valutazione: 7.5/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.