Dopo tanto tempo, la saga di Dead or Alive torna con un episodio che mantiene intatta l’essenza del gioco originale: combattimenti dal ritmo di gioco adrenalinico e incalzante e protagoniste provocanti al limite del “vietato ai minori”. L’impostazione “sasso-forbice-carta” del sistema di gioco, con le counter che battono i colpi ma vengono battute dalle prese e così via, crea un sistema di gioco unico, che da sempre è la cifra stilistica della serie. Il classico impianto alla DoA è stato rinforzato da alcune caratteristiche ora di moda tra i più popolari picchiaduro, quali gli scontri a coppie. Si possono formare squadre da due lottatori, alternando il controllo tra l’uno o l’altro a piacere, e perfino eseguire attacchi combinati tra loro. Quasi tutte le arene sono dotate della classica “zona pericolosa” che era presente nel primo DoA e che permetteva di infliggere danni extra se vi si scagliava un rivale: si può fare in modo che questi sia centrato da un missile, che finisca sotto una struttura che crolla e così via, consentendo in alcuni casi di prolungare la propria combo. Pressochè inalterato anche il sistema di controllo dei precedenti capitoli, con i caratteristici tasti per bloccare, deviare e potenziare gli attacchi. La saga non sarebbe la stessa senza il suo cast di attraenti lottatrici, che sfidano la legge di gravità con le loro tecniche, e quelle del pudore, con il loro risicato guardaroba. La modalità Storia ti permetterà di conoscerle più da vicino, con dialoghi e situazioni ammiccanti ma sempre ironiche, un puro stile giapponese. Il set di modalità di gioco offerte non presenta particolari balzi di creatività, con i classici combattimenti Arcade e Lobby Match online. In sintesi, Dead or Alive 5 gioca le sue carte con prudenza, senza cambiare di un millimetro la formula originale, il che farà certo la gioia degli appassionati del genere, ma difficilmente farà guadagnare visibilità alla serie. In ogni caso, si tratta di un picchiaduro pregevole.
Valutazione: 7.5/10