Dopo uno sviluppo durato oltre due anni, Fifa 17 vede l’arrivo di un motore grafico tutto nuovo, quel Frostbite già visto su altre grandi produzioni come Battlefield e Battlefront e celebre per l’impatto grafico che è in grado di offrire. Anche Fifa non fa eccezione e il passo in avanti rispetto allo scorso capitolo è notevole, con modelli dei giocatori ben definiti e volti, specialmente per i giocatori di Premier e altri più conosciuti, praticamente identici alle controparti reali. E’ riscontrabile comunque qualche incertezza, come d’abitudine per la serie, per i giocatori di seconda fascia che sono difficilmente riconoscibili. Graficamente ottimo il colpo d’occhio anche per gli stadi, tutti riprodotti nei minimi dettagli, con l’introduzione di oltre 500 nuovi cori dei tifosi che trasmettono bene la sensazione di essere dentro ad una partita, con gli spettatori sugli spalti che reagiscono in maniera diversa a seconda dell’importanza del match. Novità per la serie è poi l’introduzione degli allenatori a bordo campo, pronti a spostarsi all’interno dell’area tecnica per dare indicazioni ai giocatori nel rettangolo di gioco; trattandosi del primo anno in cui vengono introdotti, EA ha deciso di scannerizzare solo i 20 allenatori delle squadre di Premier League, con quelli degli altri campionati che dovrebbero arrivare nel corso delle prossime edizioni. Passare a Frostibite, oltre all’ovvio vantaggio di un maggiore impatto grafico, ha poi permesso ad EA di introdurre in Fifa 17 una delle modalità più richieste dagli appassionati di tutto il mondo: la carriera, da anni sognata e ora diventata finalmente realtà.
Fifa 17 introduce finalmente una vera e propria modalità storia. All’interno de “Il Viaggio” andremo ad impersonare Alex Hunter, giovane ragazzo di colore discendente da una famiglia di calciatori di successo che cercherà di scalare i vertici della Premier League partita dopo partita. Poco possiamo dirvi della vera e propria storia, tra questo c’è il fatto che l’avventura andrà a toccare tutti quei momenti che caratterizzano la carriera di molti calciatori, dalla paura dell’esordio al timore di finire in panchina per l’arrivo di un giocatore più forte, passando tra il rapporto con i compagni di squadra e la gloria della vittoria. Durante il corso della nostra avventura andremo ad interagire con diverse personalità, dal nostro amico di infanzia anche lui calciatore in rampa di lancio fino ad arrivare a giocatori reali come Reus e Di Maria. In ogni situazione avremo a disposizione tre diverse risposte che andranno ad influenzare il nostro rapporto con i vari interlocutori, scegliendo tra il tenere un atteggiamento impulsivo, equilibrato e pacato, con ripercussioni anche importanti sul comportamento in campo, con il nostro protagonista che si sbraccerà con insistenza per chiedere il pallone nel caso scegliessimo di comportarci da veri bad boy fuori dal campo.
Altro elemento determinante per il successo di FIFA sono le sue modalità online, in particolare Ultimate Team e Pro Club. Se amate una sana e onesta competizione, non potrete davvero fare a meno di partecipare ai tornei ufficiali introdotti con FUT Champions, cercando di scalare la classifica per ottenere ricompense decisamente utili. Cominciare a “gareggiare” è molto semplice: da quest’anno i tornei online di Ultimate Team faranno parte del circuito Champions: vincete un torneo ad eliminazione diretta nel corso della settimana per qualificarvi alla week-end cup. Una volta entrati di diritto in questa speciale competizione, date il meglio di voi stessi per arrivare più in la possibile con il piazzamento. Questa modalità è un’ottima alternativa alle classiche divisioni online, sarà in grado di stimolarvi e rendervi più competitivi, visto che le partite saranno tutte ad eliminazione diretta: giocare troppo rilassati potrebbe essere una mossa fatale.
Sfida Creazione Rose è invece una modalità molto più particolare: dovrete infatti soddisfare dei requisiti particolari, creando formazioni sotto determinate indicazioni imposte dal gioco. Dovrete per esempio schierare una difesa con giocatori della stessa nazione, o formare un tridenti di attaccanti che abbiano anche un valore minimo di difesa.
Citata la mancanza della licenza della Lega Serie A, presente comunque nel gioco con tutte le squadre completamente licenziate dagli stemmi alle divise, abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta delle squadre tra cui scegliere. Gli ultimi arrivati sono della JLeague, campionato del Giappone inserito per aggredire il mercato asiatico, e il ritorno del campionato brasiliano per la felicità degli amanti delle skill. Il totale è ormai salito ad oltre 30 campionati e più di 650 squadre tra cui scegliere, numeri paurosi che rendono bene l’idea delle dimensioni del titoli. A questo si aggiungono tre nuovi stadi, nessuno però per l’Italia, e le grafiche ufficiali della FA CUP, storica competizione inglese ora presente con le stesse grafiche usate per la trasmissione in tv. Per quanto riguarda la telecronaca italiana, ancora affidata a Pardo e Nava, assistiamo a qualche passo in avanti, con la coppia di telecronisti brava ad inserire riferimenti ai fatti dei campionati dello scorso anno all’interno della cronaca delle partite. Ottima invece la scelta di non doppiare Il Viaggio, disponibile unicamente con doppiaggio in inglese, ma con dei buoni sottotitoli in italiano. Durante le partite invece, le telecronache saranno uniche, con Pardo e Nava che parleranno in maniera più specifica di Alex Hunter e degli eventi che gli capitano.
Valutazione: 9.5/10