Karateka
Scritto da redazione | in Copertina, PSN |

Karateka ritorna in una versione nuova di zecca per il canale di digital delivery, curata proprio dallo stesso game designer, Jordan Mechner. Forse in linea col titolo ispiratore, questo curioso remake cerca di riprenderne lo spirito, proponendo un’avventura breve ma aperta alla rigiocabilità.

La particolarità che è subito evidente dopo la prima dipartita del nostro personaggio, il classico combattente di arti marziali, consiste nel fatto che ne esistono altri due pronti a rimpiazzarlo: un monaco poco incline alla conversazione e un nerboruto gigante dalla forza disumana. Il trio sostanzialmente rappresenta le vite a disposizione del giocatore, mentre l’intero gioco è strutturato su combattimenti a turni, proprio come l’originale, che ci vedono contrapposti a un set di nemici che spazia dalle semplici guardie ai boss di fine sezione. Una volta messo a segno un determinato numero di colpi possiamo compiere una mossa speciale in grado di arrecare elevati danni agli avversari, che si rivela particolarmente cruciale contro i boss.

Karateka punta tutto sull’intensità prima della durata. Terminare l’avventura non porta via più di mezz’ora, mentre la presenza di tre personaggi, unita alla possibilità di utilizzare i punti accumulati per resuscitare l’ultimo rimasto, rende quasi impossibile abbandonare Mariko al suo destino. L’essenza del titolo risiede nella rigiocabilità, poiché solo una volta terminato ne risulta chiaro il quadro. La vera sfida consiste nel superare il combattimento contro Akuma (l’unico davvero impegnativo) con il primo personaggio, che rappresenta lo spasimante della principessa, mentre le varie condizioni dettate dagli obiettivi e i punteggi online rappresentano nuovi incentivi per tornare nel castello. Il gioco così è nulla più di una lunga serie di quick time events che viene a noia troppo presto, un inconveniente che stona non poco con i propositi sopra elencati. Errori che purtroppo ridimensionano l’ultima fatica di Mechner, nonostante si riveli piuttosto godibile. Merito senz’altro anche della realizzazione tecnica, caratterizzata da un aspetto poligonale vivace e fumettoso che ha indubbiamente beneficiato della collaborazione con Jeff Matsuda, mentre le musiche mettono in campo addirittura Christopher Tin.

 

Valutazione: 6.5/10

 

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.