LEGO Lo Hobbit
Scritto da redazione | in Copertina, PS4 |

LEGO Lo Hobbit è un buon titolo ma soffre degli stessi cali di ritmo dei film cui è ispirato

Il fatto che LEGO Lo Hobbit sia stato pubblicato ora, a cavallo del successo del secondo film, è probabilmente la causa di tutti i problemi del gioco: lo sviluppo pare essere stato frettoloso e poco ispirato, il titolo in sé è effettivamente incompleto. LEGO Lo Hobbit è un fedele adattamento del film che impiega lo stesso stratagemma di LEGO Il Signore degli Anelli: le ironiche cutscene sono accompagnate dal doppiaggio originale del film (sottotitolato in italiano, ovviamente) e dalla superlativa colonna sonora di Howard Shore. Servono fondamentalmente a legare i vari livelli e a condensare la storia, ma le abbiamo trovate meno spassose e originali di quelle ammirate in LEGO Il Signore degli Anelli a causa soprattutto di un tempismo e di un’originalità delle gag non proprio ottimali. Andata senza ritorno I personaggi, comunque, ci sono tutti, così come le location più indicative delle due pellicole in cui sono ambientati gli stage: dalla casa di Bilbo a Granburrone, passando per le Montagne Nebbiose e Moria fino a Pontelagolungo e, naturalmente, la tana di Smaug. Proprio come in LEGO Il Signore degli Anelli c’è una Terra di Mezzo in versione miniaturizzata da esplorare liberamente tra un livello e l’altro e su cui concentrarsi una volta completati i livelli della storia: come da tradizione, a quel punto è possibile controllare tutte le minifig sbloccate per trovare ogni tesoro, oggetto e segreto nascosto, abilitando successivi personaggi e impiegandone le abilità peculiari per raggiungere punti altrimenti inaccessibili. Il quadro tecnico è più che soddisfacente e conferma ulteriormente quanto già suggerito dagli ultimi LEGO game multipiattaforma: TT Games sembra trovarsi a suo agio sulle console next gen, decisamente le versioni migliori e più stabili tra quelle proposte. Il gioco di next gen graficamente ha ben poco, attenzione, ma il frame rate è molto più stabile e la quantità di dettagli ed elementi a schermo di tanto in tanto appare impressionante. Pollice in alto, insomma, e da questo punto di vista LEGO Lo Hobbit sembra proprio essere un antipasto gustoso di quello che vedremo negli anni a venire. Anche le abilità condivise dalle varie minifig sono sicuramente di meno rispetto ai super poteri visti in LEGO Marvel Super Heroes, ad esempio, ma alcuni puzzle ambientali ci sono particolarmente piaciuti per la loro originalità, anche se alcuni si sono rivelati meno chiari del solito, costringendoci a cambiare personaggio un po’ a casaccio in cerca di quello giusto. Andata senza ritorno Già solo la compagnia dei nani offre non poca varietà in termini di abilità, tra Bombur che si “trasforma” in trampolino, Dwalin che può aggiustare gli oggetti a martellate e così via. Per dare un po’ di pepe al gameplay, però, TT Games non si è limitata a implementare degli “attacchi combinati” ispirati alle scene del film o tutta una serie di quest sparpagliate per l’enorme hub che è la Terra di Mezzo, ma anche una specie di sistema di crafting che, a conti fatti, si è rivelato la feature peggiore del gioco. In pratica, oltre ai canonici “stud” ora si raccoglieranno materiali e pietre preziose che possono essere consumati per costruire oggetti da equipaggiare o utilizzare per completare missioni o sbloccare nuovi percorsi.  Per quanto interessante, questa meccanica causa dei cali di ritmo abbastanza fastidiosi che interrompono già quello non particolarmente frenetico dei vari livelli.

Valutazione: 7.5/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.