Mercenary Kings
Scritto da redazione | in Copertina, PS4 |

Uscito in precedenza su Steam e appena arrivato nella Instant Game Collection di aprile rivolta agli abbonati PlayStation Plus, Mercenary Kings arricchisce un catalogo di titoli PS4 per ovvi motivi non ancora al top, proponendosi come una delle opere indie più interessanti dell’ultimo periodo. Sebbene a una prima sbrigativa e superficiale occhiata sia molto semplice accostare il gioco di Tribute Games a classici come Metal Slug o Contra, basta già qualche partita per rendersi conto che l’apparenza – mai come questa volta – inganna gli utenti poco attenti.

Ci sono prigionieri da salvare, si procede facendo fuori tutto ciò che si trova sullo schermo, e parecchi elementi sono presi di peso dalle vecchie glorie da sala giochi che tutti ormai conoscono. Tribute Games, pesca inoltre da altre serie entrate ormai nell’immaginario collettivo del pubblico; solo per fare qualche esempio, non potrete fare a meno di lasciarvi sfuggire un sorriso quando scoprirete che le comunicazioni via radio avvengono esattamente come nei vecchi Metal Gear Solid, o che alcuni stralci di conversazione ricordano le peripezie di Snake almeno quanto la bandana che il protagonista si lega attorno alla testa a inizio missione. Capiterà spesso di andare a cercare un boss o un prigioniero all’interno di una mappa, ma non saprete mai se la direzione intrapresa è quella giusta o se si tratta di uno dei tanti vicoli ciechi o zone poco utili. A questo proposito, va detto anche che il riciclo degli stessi scenari non è di certo il massimo, e risulta anzi essere una sorta di giustificazione per vantarsi di un’offerta che prevede molti livelli in cui esibirsi in scorribande armate. Peccato che a un certo punto – e in verità anche dai primissimi livelli – vi renderete conto che alcuni gruppi di quest si svolgono sempre all’interno dello stesso scenario. Ci sono in sostanza delle varianti alla stessa formula, e dove prima, per esempio, dovevate far fuori un certo numero di cecchini, nella missione successiva vi verrà chiesto di sbarazzarvi di un’indeterminata quantità di animali per ottenere le loro pelli. Soprattutto per questi motivi, non si può fare a meno di frenare un po’ gli entusiasmi quando ci si cimenta nelle missioni di Mercenary Kings, perché a onor del vero, sarebbe stato meglio badare più alla qualità che alla quantità di cose da fare sempre nello stesso posto. Considerate anche che il respawn dei nemici è costante e avverrà tutte le volte che vi riavvicinerete nel punto esatto in cui il nemico avrebbe dovuto essere. Per essere ancora più chiari, basti pensare che uccidere un nemico non significa farlo sparire per sempre: è sufficiente superare di poco la zona, voltarsi, e d’improvviso ve ne ritroverete uno uguale. Questa soluzione potrebbe essere accettata se il gioco permettesse il respawn nemico a ogni superamento delle schermate fisse, ma così, molto spesso, uccidere diventa un processo tedioso almeno quanto ripartire dall’infermeria e rifare la stessa strada in cui si è morti. Magari proprio per mano di un soldato che è spuntato fuori per l’ennesima volta.

Valutazione: 7.5/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.