Octodad: Dadliest Catch
Scritto da redazione | in Copertina, PS4 |

L’incipit catapulta subito il giocatore nel nonsense che caratterizza la produzione: il nostro intrepido Octodad è infatti in procinto di sposarsi con una ragazza umana, da cui genererà persino prole. Due bambini fatti e finiti, privi di tentacoli (il maschietto, perlomeno in bella mostra), e che portano immediatamente a dubitare della fedeltà della moglie. Lo scopo del gioco, fin dalle prime battute, è di ordinaria follia: dovrete recitare il ruolo del marito e del padre perfetto, preparando la colazione ai vostri figli, tagliando il prato, e servendo un gustosissimo pranzo a base di hamburger e patatine. L’anormalità risiede ovviamente nei movimenti a dir poco “impacciati” del protagonista: il quid utile a distinguersi dall’anonimato riguarda quindi il folle sistema di controllo, grazie al quale ogni arto viene gestito indistintamente tramite le due levette analogiche e la pressione dei grilletti superiori. Una soluzione che, pur lontana dall’essere funzionale a tutto tondo, riesce comunque ad accattivare e a mantenere viva l’attenzione, fino alla frustrazione delle fasi più avanzate, in cui è necessario abbinare precisione e destrezza. E vi assicuriamo che non è affatto facile!

Emerge quindi il primo, grande difetto dell’opera. Se nella prima parte l’approssimazione dei controlli, unita a una telecamera fissa spesso mal posizionata, non inficia minimamente lo svolgersi delle mini-missioni, altrettanto non si può dire della seconda, in cui vere e proprie fasi stealth vi obbligheranno a numerosi tentativi prima di raggiungere l’agognato checkpoint. Lo stesso level design appare raffazzonato, e non permette lo studio di tattiche elusive vincenti. L’unica arma a propria disposizione è l’abilità nell’addomesticare al meglio i fragorosi tentacoli, ben consapevoli che il fattore fortuna sarà più influente dell’abilità pura.

Come ogni videogioco che si rispetti, anche in Octodad esiste un cattivo. In questo caso si tratta di un iracondo Chef, l’unico ad essersi accorto della reale natura del nostro alter ego, e desideroso di trasformarlo in gustosissimo Sushi.

Altrettanto critica è la questione telecamere: occupando la levetta analogica destra per i movimenti degli arti, gli sviluppatori hanno optato per un sistema di inquadrature automatico, che tuttavia spesso e volentieri non offre la migliore ripresa. Tra le alternative in mano al team, vi era probabilmente la possibilità di relegare al Touchpad tale incombenza, magari mixando telecamera fissa con un facoltativo cambio di visuale.

Il gioco non presenta alcun tipo di localizzazione in italiano.

Valutazione: 6/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.