Short Peace si trasforma in qualcosa di completamente diverso a seconda di cosa si decide di fare con il disco. Se inserito in una Playstation 3, infatti, il BD di Short Peace si trasforma in un normale Blu Ray se attivato dal riproduttore video della console, mentre diventa un videogioco se avviato tramite l’apposita opzione nella dashboard. Il videogioco è intitolato Ranko Tsukigime’s Longest Day, ed è inquadrabile come un breve platform infarcito di numerose scene animate e qualche exploit completamente fuori di testa.
Il gioco si apre con una lunga sequenza animata nella quale ci viene presentata la protagonista del gioco, la diciassettenne Ranko Tsukigime, figlia di un imprenditore attivo nel campo dei parcheggi automatizzati e sicaria determinata a uccidere il proprio padre per vendicare la morte di sua madre. Nonostante la nostra protagonista sia un’assassina e abbia carisma da vendere, per la prima metà del gioco non facciamo altro che correre. Il titolo, infatti, è costruito come un runner platform, nel quale dobbiamo giungere alla fine di un percorso evitando ostacoli e uccidendo qualche nemico lungo la strada. I nemici uccisi caricano una barra, che ci consente di respingere per qualche secondo l’unica minaccia mortale del gioco: un nemico che ci insegue e che può portare a un game over immediato. Tutto è molto veloce, e i livelli sono costruiti in maniera tale da avere un gran numero di bivi e deviazioni. Talvolta i percorsi meno accessibili nascondono dei segreti, che tuttavia si traducono in una manciata di artwork, brani musicali e costumi sbloccabili.
Dopo i primi quattro o cinque livelli, il gioco inizia a trasformarsi e a presentarci una boss fight a tempo, una corsa senza armi a bordo di una motocicletta, un boss strutturato come uno shooter a scorrimento con le navicelle spaziali e, infine, un beat em up in stile 8 bit.
I quattro cortometraggi che accompagnano Ranko Tsukigime’s Longest Day sono film completamente slegati dalla trama del videogioco, e a loro volta non direttamente correlati fra loro. Il tema comune, come facilmente intuibile, è quello della pace e tutti terminano con un’inquadratura in campo lungo sul monte Fuji. Se il caso di Ranko esplora il tema attraverso la vendetta, l’ossessione e la redenzione, ognuno dei cortometraggi affronta la cosa in maniera completamente diversa.
Valutazione: 7/10