Con Silent Hill Downpour la saga tenta di riacquistare gloria con un gioco teso all’esplorazione, alla paura psicologica e alla tensione estrema. Il protagonista è Murphy Pendleton, un carcerato (matricola RS273A) condannato a vari anni di reclusione presso il penitenziario Ryall State Corrections Facility, per il furto di un’auto della polizia. In cerca di vendetta per un motivo non meglio specificato, Murphy convince George Sewell, una guardia carceriera, a garantirgli segretamente l’accesso alle docce, per riuscire a incontrare un altro detenuto, Patrick Napier, che dopo un breve dialogo con Murphy, che termina con la frase «eravamo vicini…», finisce ucciso a percosse da quest’ultimo. Il protagonista si aggirerà per prigioni, manicomi, caverne e vicoli bui, sempre alle prese con i classici “cambi di dimensione” della serie. L’ambientazione è veramente curata, all’altezza dei migliori titoli della serie. Questo titolo, come ogni vero survival horror, fonde esplorazione e azione, e offre degli enigmi impegnativi e vagamente sensati. Il sistema di combattimento però al contrario è davvero pessimo. Nel corso dell’avventura dovrai prendere delle decisioni che influenzeranno la storia e ti porteranno verso uno dei cinque finali. Il pregio di questo gioco è la sensazione di fastidio costante e tensione. Concludendo, ci troviamo di fronte un titolo Konami molto psicologico e di buon livello.
Valutazione: 7/10