The Swapper
Scritto da redazione | in Copertina, PS4 |

the-swapper-cover-art1Vi ritroverete improvvisamente da soli nello spazio, abbandonati a voi stessi, senza nessuno attorno, senza niente a darvi speranza. La particolare avventura di Facepalm Games si apre senza fretta, attraverso degli stralci di informazioni sedimentati in delle strane rocce, da dove la voce di un’antica civiltà sembra parlarvi direttamente in testa. L’isolamento obbligato, in The Swapper, è anche il vostro compagno più fedele, e mentre vi sposterete lungo gli scenari, non potrete fare a meno di capire quanta profondità ci sia nel sostrato narrativo di questa incredibile perla. La bellezza di The Swapper sta soprattutto nella capacità degli sviluppatori di legare a doppio filo le meccaniche di gioco ai temi fortemente metafisici e filosofici che ammantano la produzione. Il titolo del gioco si riferisce al dispositivo col quale entrerete in contatto sin da subito: un marchingegno futuristico che permette di creare fino a quattro repliche di voi stessi, capaci di eseguire diligentemente gli stessi movimenti di chi state controllando, come se fossero dei cyborg programmati per imitarvi.
Il raggio verso cui direzionare i vostri cloni non può ovviamente attraversare le pareti, ma può essere rivolto in ogni punto, soprattutto nelle zone in cui altrimenti non potreste arrivare. Molto spesso, dato che non basterà far eseguire gli spostamenti alle vostre repliche, vi toccherà trasferire la vostra coscienza dal corpo che stavate controllando a quello che poco prima era un clone. Ciò, significa trasformare voi stessi in un involucro facilmente sacrificabile, pertanto capiterà di frequente vedere il vostro vecchio corpo cadere da grandi altezze e schiantarsi al suolo in posizioni innaturali, o di testimoniare decessi di altro genere. Vi ritroverete dunque a pensare a quale sia realmente il valore di una vita, a quale sia la reale essenza di un essere vivente, alla sua interiorità e alla metempsicosi anticipata che riduce un corpo a un ammasso cellulare privo di rilevanza. Risolvere i puzzle essendo costretti a creare cloni, usarli, e poi ucciderli, apre a riflessioni profonde, e sebbene tutto sommato si tratti di un processo tutte le volte inevitabile, stando attenti e interpretando le parole nel modo migliore. Il puzzle solving è sempre brillante e intelligente, e crea spesso delle situazioni in cui delle particolari barriere impediscono l’interazione o la creazione dei cloni. Stiamo parlando di alcune luci che limitano lo svolgere delle normali operazioni con lo Swapper: la luce blu, impenetrabile, non permette di posizionare il clone dove vorremmo; la luce rossa, invece, blocca il trasferimento della coscienza da un corpo all’altro. Bisognerà pertanto riuscire a capire come aggirare il problema per poter così andare avanti, e a questi elementi di disturbo si aggiungeranno ben presto altre meccaniche interessanti, come il rallentamento del tempo che permette di scegliere con relativa calma dove rilasciare le proprie repliche. Grazie a ciò, nel gioco si avanza anche verticalmente, con cambi rapidi di corpi che si susseguono uno dopo l’altro, mentre magari vengono trasportati da correnti gravitazionali che li spingono altrove, verso l’ignoto.

Valutazione: 8/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.