Lo stile di Tiny Brains è in grado di accattivarsi fin dalle prime battute le simpatie dei giocatori: ironico, istrionico, un pizzico stereotipato e carico di citazioni, narra le vicende di quattro “geniali” cavie da laboratorio intenzionate a fuggire dalle grinfie del loro creatore.
Prima di entrare nei dettagli, è doverosa una premessa: Tiny Brains dà il meglio di sé in multiplayer (meglio se in quattro giocatori), mentre l’esperienza in singolo ne esce notevolmente affievolita. Fortunatamente, sarà possibile giocare sia in locale (utilizzando addirittura la PS Vita come pad aggiuntivo!). Considerando l’importanza capitale della comunicazione, gli sviluppatori sono venuti in soccorso ai giocatori anche nel caso non si stia giocando con i propri amici, inserendo una freccia gestibile con il touchpad del Dual Shock. Un sistema semplice da usare, che non offre particolari informazioni, ma che quantomeno dà un minimo d’indirizzo a chi non ha la minima idea sul da farsi.
Il gioco è nettamente suddiviso in tre fasi ben distinte, che andranno ad alternarsi nel corso di tutta l’avventura. La prima riguarda ovviamente la risoluzione dei rompicapi.
La seconda tipologia è una parodia della modalità Orda di Gears of War: sarete chiamati a proteggere un tenero pulcino rosa da nemici inferociti, sia sfruttando i propri poteri sia saltandoli sopra in pieno stile Super Mario, oppure dalle fiamme di un classico piano cottura da cucina. Anche in questo caso, la manualità richiesta è relativa: i fornelli, infatti, hanno sempre il medesimo pattern, e sarà sufficiente morire un paio di volte per impararne a memoria la disposizione.
La terza e ultima fase è quella più difficile da gestire, per via dei controlli non proprio esemplari. Lo scopo è di portare una palla da punto A a punto B, evitando una serie di ostacoli come pannelli di vetro e burroni. Se in singolo diventa molto difficile dividersi tra la fase di spinta, e quella di “risucchio”, le cose migliorano in multiplayer, a patto però di trovarsi a giocare con un partner ben consapevole delle proprie azioni. Nelle fasi più avanzate basta infatti il minimo passo falso per vanificare i vostri progressi.
Il titolo è artisticamente molto gradevole, ma lontano anni luce dalle potenzialità offerte a livello tecnico da PlayStation 4. Fortunatamente, la grafica in un puzzle game ha un ruolo molto marginale.
Discreto il sonoro, con alcune musiche brillanti e un buon doppiaggio in inglese (sono comunque presenti i sottotitoli in italiano).
Valutazione: 8/10