Dopo il crollo di THQ la serie di titoli creati dal team nipponico sembrava morta e sepolta, in attesa di un salvataggio all’angolo, ma 2K non si è fatta scappare la ghiotta occasione di appropriarsi della licenza, e ha quindi messo in cantiere un nuovo titolo della saga, WWE 2K14.
Partiamo proprio dai contenuti, da sempre il punto di forza della software house giapponese. Bene, sarete lieti di sapere che gli Yuke’s quest’anno si sono superati fino quasi a doppiarsi, inserendo nella loro opera una modalità chiamata 30 Years of Wrestlemania. La nuova opzione non è una semplice raccolta di match in cui usare le grandi glorie del passato: è una fedelissima riproduzione virtuale di alcuni dei momenti più alti e indimenticabili della WWE, dove tutto è riproposto con una cura maniacale per il dettaglio. I filmati introduttivi sono quelli originali dell’epoca, le arene, la grafica delle scritte di presentazione in sovraimpressione, e persino il filtro granulare televisivo sono riutilizzati durante gli scontri, oltre a una serie di obiettivi da completare per superare le missioni e portare avanti le vicende dei grandi lottatori del passato.
Gli Yuke’s, comunque, non si sono limitati a spingere il pedale sul fattore nostalgia, hanno infatti reinserito il WWE Universe Mode, ampliandolo a dismisura in parallelo alle possibilità di personalizzazione del gioco. Al giocatore è concesso in concreto di tutto, dallo spostamento delle schedule di Raw e Smackdown alla creazione di rivalità più o meno longeve e crudeli. Se siete maniaci del wrestling, poi, avrete a disposizione una suite di creazione dei personaggi elaborata come non mai, con cui potrete creare una vostra versione nerboruta per lanciarvi nei match, o qualunque genere di amenità desideriate. Vi sarà persino possibile personalizzare i cartelloni del pubblico, basarvi sui template di superstar preesistenti, o addirittura creare dei nuovi campionati, con tanto di cinture personalizzate e loghi di federazioni non inserite nel roster.
A tutto questo ben di dio si aggiunge poi un’ulteriore novità, lo Streak. Una modalità dedicata a Undertaker, lo Streak può essere giocato in due modi: o come survival o a mò di poderosa boss fight. Undertaker potrà essere controllato per difendere la sua infinita lista di vittorie a Wrestlemania da una serie di combattenti, oppure andrà affrontato, a una difficoltà chiaramente elevatissima e con statistiche e abilità modificate per dare filo da torcere a chiunque (tanto che a fine partita sarà assegnato un punteggio anche in caso di sconfitta). In versione “boss fight”, lo Streak è un’aggiunta carina, ma i fan di Undertaker probabilmente non apprezzeranno più di tanto la variazione survival della modalità, che poco ha a che fare con il reale record di vittorie del gigantesco lottatore.
Ovviamente, ogni tipo di match potrà essere affrontato anche in una partita veloce. Evitiamo di elencarveli tutti, se seguite il wrestling sapete già che McMahon e compagni sono riusciti a inventarsi eventi di ogni genere durante la loro carriera.
Il gameplay, dal canto suo, non brilla di luce propria quanto i contenuti. La serie WWE è divertente, questo è innegabile, ma il suo sistema di combattimento ha sempre lasciato un po’ a desiderare, per via di scelte non sempre brillantissime di game design. Quest’anno gli Yuke’s, in collaborazione con i Visual Concepts, hanno ritoccato il sistema aumentando la velocità dei colpi, aggiungendo varie animazioni intermedie e ritoccando la responsività dei comandi, ma non hanno comunque sistemato le problematiche viste in passato.
Per quanto riguarda la longevità, immaginiamo che vi siate già resi conto della massa che il titolo 2K offre. Siamo davanti a un gioco potenzialmente infinito per un amante del wrestling, che non solo offre oltre quaranta match leggendari e indimenticabili, ma anche un Universe Mode gestibile a piacere, opzioni di personalizzazione impressionanti e un bel po’ di unlockables. Non vi stancherete facilmente.
Valutazione: 8.5/10