Army of Two
Scritto da redazione | in Copertina, Giochi PS3, Playstation 3 |

AoT è uno shooter in terza persona che fa di continue interazioni tra i due protagonisti il suo punto di forza. Queste avvengono su più piani: alcune sono contestuali rispetto a certi elementi del fondale, come quelle che servono per scalare i muri più alti con l’aiuto del compagno; altre si attivano in qualsiasi momento, come quelle per scambiarsi le armi o per attivare il tiro da cecchino coordinato o per trascinare il commilitone al sicuro quando cade al suolo così da poterlo curare; altre, infine, come la sparatoria spalla a spalla, sono totalmente in mano agli sviluppatori che l’hanno inserita in momenti ben prestabiliti del gioco e che permette di difendersi in un momento bullet time che consente di apprezzare le animazioni, davvero buone, dei soldati.

Durante il gioco si accumula denaro realizzando gli obiettivi principali delle missioni ed eventuali altri facoltativi, denaro da spendere per comprare armi e potenziamenti, che però avranno significato solo per i veri collezionisti o per i cacciatori di punti obiettivo, poiché una qualsiasi delle armi a disposizione, adeguatamente potenziata, è più che sufficiente per portare a termine il gioco senza problemi. Gioco che, tra l’altro, si finisce in circa sei ore. Il vero protagonista di AoT è l’aggrometro, di chiara derivazione MMORPG, un indicatore che può essere influenzato richiamando l’attenzione su di sé, sparando, o lasciandola all’altro giocatore, ottenendo l’effetto contrario. Il personaggio che si trattiene dal fare fuoco diventa progressivamente invisibile, così da poter accerchiare gli avversari per colpirli alle spalle, cosa che diventa necessaria per quelli contrassegnati col colore giallo, che possono essere eliminati solo da dietro (a differenza di quelli blu che sono i più deboli e di quelli in rosso che oppongono una discreta resistenza al fuoco). Quando si gioca in due, il coordinamento avviene chiaramente a voce, quando si è da soli, con la croce digitale è possibile impartire ordini alla CPU, imponendogli di seguirci a ruota, di tenere una posizione o di partire all’attacco; decidendo nel frattempo, se si vuole che sia il nostro compare ad accumulare “aggro” o se vogliamo essere noi ad attirare il fuoco dei nemici. I maggiori difetti del titolo li troviamo nella longevità abbastanza bassa e nell’intelligenza artificiale dei nemici non propriamente curata a dovere. Army of Two è un buon titolo anche abbastanza divertente, pieno di buone idee che, però, restano tali, senza concretizzarsi in quello che avrebbe potuto essere un titolo molto più convincente dall’inizio alla fine.

 

Valutazione: 7/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.