A pochi giorni dall’uscita anche su PS4 e Xbox One, è venuto il momento di analizzare Call of Duty: Ghosts. Il titolo ha dei personaggi, delle ambientazioni e una trama completamente diversa da quanto visto nella serie di Call of Duty: Modern Warfare. La storia è ambientata negli Stati Uniti d’America, in un futuro molto vicino in cui la superpotenza mondiale è stata messa in ginocchio da un devastante e avanzato attacco orbitale per merito della “Federazione”, una coalizione formata dai vari Stati sudamericani. I territori colpiti sono poi attaccati dall’avanzato esercito militare della Federazione e da esso definitivamente conquistati. I protagonisti sono i “Ghosts”, un’unità speciale di quel che resta dell’apparato militare americano specializzata nell’agire nell’ombra e con l’obiettivo, come il resto delle rimanenti forze armate statunitensi, di sconfiggere la Federazione e di riconquistare i propri territori. La squadra “Ghosts” sarà fornita anche di un cane da guerra di nome Riley. La storia, a differenza di Black Ops II, non avrà né decisioni né finali multipli, e sarà quindi a sviluppo lineare. Dal punto di vista tecnico gli standard sono rimasti pressoché identici al passato e il multiplayer riesce ad accontentare quella schiera di giocatori ormai affezionati alle meccaniche frenetiche e caotiche di sempre. Le modalità cooperative sono numerose e il gameplay appare estremamente frenetico. Di contro il motore grafico è ormai obsoleto e la campagna in single player appare lineare, poco entusiasmante e con pochi scossoni.

Valutazione: 7.5/10