Dopo le difficoltà e i tempi biblici occorsi alla pubblicazione del quinto capitolo, frutto di scelte di sviluppo e comunicazione alquanto criticabili, Gran Turismo 6 non riserva scherzi e si presenta ai blocchi di partenza puntuale e solido dell’esperienza maturata in anni di lavoro sulla controversa architettura di PlayStation 3. Dopo aver dato nome e cognome al nostro alter ego virtuale, ci ritroviamo a navigare nel ricco menu principale, centro nevralgico dell’esperienza ludica. Grazie ad una ritrovata immediatezza e semplicità d’uso ci muoviamo agili tra le varie scelte a disposizione, accompagnati da una veste grafica a mosaico pulita, intuitiva e funzionale. La modalità di gioco regina del titolo rimane la Carriera, mai longeva e ricca di contenuti come in questa edizione, tanto da lasciare solo le briciole alla controparte arcade. Qui è possibile partecipare a singoli eventi, prove a tempo o gare derapata contro piloti controllati dall’intelligenza artificiale, oppure sfidare un altro giocatore in split screen.
A corollario delle gare utili a conquistare le patenti, sono presenti numerosi eventi secondari in cui dovremo fare i conti con rally, NASCAR, gare di endurance o in condizioni meteo e di visibilità variabili. Queste rappresentano una delle feature più spettacolari e riuscite di Gran Turismo 6. Vedere il cielo annuvolarsi e rovesciare sul tracciato violenti scrosci d’acqua, per poi placarsi e costringerci a un’ulteriore sosta ai box movimenta le corse e aumenta sensibilmente il fattore immersività, per un’esperienza attualmente senza pari. Allo stesso modo iniziare una gara al tramonto e vedere il sole progressivamente abbassarsi all’orizzonte fino a obbligarci ad accendere i fari aggiunge realismo alle gare di endurance, nelle quali sono addirittura riprodotte le costellazioni del firmamento. Nella 24 Ore di Le Mans il cielo sopra la nostra testa replica in maniera perfetta la posizione delle costellazioni così com’erano la notte dell’edizione 2013, grazie ad un sistema di simulazione astronomica che fa qui il suo debutto nella serie.
A offrire un po’ di svago lungo la scalata al successo, troviamo gli eventi Pausa Caffè, in altre parole dei minigame sbloccabili in cui cimentarsi in sfide brevi, ma dall’alto tasso di rigiocabilità. Ad esempio dobbiamo trovare il modo di buttare giù più di trecento coni entro un tempo limite oppure percorrere la maggior distanza possibile con un solo litro di carburante nel serbatoio per una sfida all’insegna dell’ecosostenibilità.
A conti fatti, per quanto riguarda l’offerta ludica, Gran Turismo 6 rimane ai vertici della categoria, sommergendo letteralmente il giocatore con eventi da vincere, macchine da provare e sfide da completare. Per quanto riguarda l’online, sappiamo che Gran Turismo 6 vanta un’infrastruttura nuova di zecca che permette ai giocatori di unirsi in club, organizzare competizioni, personalizzare e discutere con altri piloti virtuali nei forum dedicati. Purtroppo non possiamo esprimerci sulla stabilità del netcode vista l’indisponibilità fino al day one, ma si tratta probabilmente della principale attrattiva della produzione per chi ama l’esperienza creata da Yamauchi e dai suoi.
Il sistema di danni con convince per niente e l’intelligenza artificiale è poco aggressiva. Per il resto ci troviamo dinanzi a un bel gioco di guida.
Valutazione: 8/10