Tra luci e ombre, arriva su PS3 il detective più famoso di tutti i tempi in un’avventura vecchio stampo. Quello delle avventure grafiche è un genere ormai semi dimenticato, che solo grazie a poche uscite annuali riesce a ritagliarsi una sua nicchia nell’affollatissimo mercato video ludico. “Il Testamento di Sherlock Holmes” segue le vicende dell’investigatore dir Sir Arthur Conan Doyle trasportandoti nella Londra del 1898. La sceneggiatura è ricca di colpi di scena e corredata dalla buona caratterizzazione dei protagonisti. Strutturalmente il gioco segue tutti gli stili delle avventure grafiche più classiche: dovrai recarti sulla scena del crimine, liberamente esplorabile, e raccogliere tutte le informazioni utili alla risoluzione del caso analizzando gli elementi presenti sulla scena. Una volta ispezionato il luogo del crimine, si può cominciare ad imbastire supposizioni e deduzioni seguendo le opzioni offerte dal sistema di gioco, che portano a risoluzione multiple, di cui ovviamente solo una è quella corretta. Nei casi più difficili, sarà necessario procedere per tentativi, dato che, a differenza di altri titoli investigativi, non sarà consentito fallire le indagini o incolpare il criminale sbagliato. Nonostante l’inevitabile frustrazione, specialmente per i meno esperti, il senso di soddisfazione per la soluzione di un caso è veramente tanta, e ciò risulta un importante fattore di rischio che spinge il giocatore a proseguire l’avventura. Alcuni difetti si possono trovare nella tecnicità abbastanza mediocre e in alcuni collegamenti logici eccessivamente criptici. In conclusione, la buona narrazione e l’ottimo adattamento ai controlli via pad lo rendono molto godibile. Peccato per la mancata traduzione in italiano.
Valutazione: 7/10