L’offerta ludica di London 2012 si snoda in tre diverse modalità. La prima, Giochi Olimpici, permette di scegliere la propria nazione e di gareggiare selezionando liberamente per ogni giornata due tra gli eventi proposti nella schermata principale. Una volta impostate le discipline in cui vorremo cimentarci prenderemo parte a due fasi, una di qualificazione mattutina e una finale pomeridiana nella quale dovremo tentare di dare il meglio. La seconda variante di gioco, denominata Partita Eventi, consentirà invece di concatenare una serie libera di massimo 8 discipline, salvando anche le preferenze con un comodo sistema di playlist da ricaricare nelle sessioni successive. Da citare in questa modalità la possibilità di coinvolgere fino a quattro amici in split screen, fattore che sicuramente aumenta il divertimento e la longevità complessiva del prodotto.
Ultima delle modalità offline è Partita Fantasia, dove si dovranno affrontare ancora una volta eventi singoli oppure prendere parte insieme ai propri amici a sfide che vedranno combinarsi in un ordine automatico le varie discipline presenti nel titolo.
Il livello simulativo di London 2012 non riesce a convincere del tutto. Come già anticipato il gameplay punta molto sull’abbandono del button mashing in favore di un’esperienza di gioco meno frenetica ma comunque piacevole e coinvolgente. La svolta di SEGA consiste infatti nel voler cercare di premiare la precisione e il tempismo. La curva di difficoltà del titolo poteva essere tuttavia studiata meglio.
Per quanto concerne la longevità, la modalità singolo giocatore Giochi Olimpici dura in media quattro ore, e difficilmente vi ritroverete a cominciarla di nuovo se non per ottenere i più ambiti achievement o trofei. Quella multigiocatore, invece, consentirà di passare innumerevoli ore insieme ai propri amici, e magari riuscirà a scatenare anche una sorta di nation war nelle varie competizioni, online e offline.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, oltre a citare le problematiche concernenti le collisioni e alla sovente imprecisione dei due analogici, è sicuramente da menzionare la parte grafica. I dettagli dei personaggi primari sono ben realizzati e curati, con buoni modelli poligonali, le animazioni sono verosimili quasi nella loro totalità.
Per quanto riguarda il sonoro di gioco, è da segnalare una telecronaca in inglese nella versione da noi provata che ha saputo nel complesso adattare il tono della voce all’occasione.
Valutazione: 7.5/10