Machinarium, sviluppato dai ragazzi di Amanita Design, è un’avventura di stampo classico, che ricorda per struttura e tipologia di enigmi le grandi saghe firmate Sierra e LucasArts, che esplodevano negli anni Novanta. Il suo mondo immaginario è fatto di lamiere, ingranaggi arrugginiti, vecchi rottami e ciarpame assortito. Tutto sembra costruito riciclando il materiale trovato in una grandissima discarica, proprio come quella in cui inizia l’avventura di Josef, il buffo robot protagonista del gioco. Le meccaniche sono molto semplici: Josef può spostarsi tra le varie schermate, raccogliere oggetti e interagire con l’ambiente circostante. E’ anche in grado di allungare e accorciare il proprio corpo, riuscendo così a raggiungere oggetti apparentemente fuori portata. Proseguendo nel gioco, gli enigmi che si trovano diventano più complessi e non sempre è semplice intuire il funzionamento degli oscuri macchinari che troverai sul tuo cammino. Machinarium è un’avventura di grande atmosfera e in pochi istanti ti proietterà in un mondo fantastico, fatto di latta e macchine a vapore, ma soprattutto popolato da buffi robot. La loro straordinaria espressività, in questo senso, non fa sentire la mancanza dei dialoghi: i personaggi comunicano, infatti, attraverso delle nuvolette, che non contengono testi come nei fumetti, ma un disegno dei loro pensieri. Se ti piacciono le avventure grafiche o vuoi provare un titolo diverso, tuffati nel mondo di Machinarium e accompagna Josef nel suo viaggio. L’atmosfera malinconica, la musica soave, gli enigmi ingegnosi e la sottile vena umoristica potrebbero conquistarti. La soluzione degli enigmi è sempre logica e quelli più avanzati ti metteranno alla prova. Josef, il piccolo robot protagonista del gioco, è sempre in grado di allungare e accorciare il proprio corpo. I fondali statici sono ricchi di particolari e ogni schermata sembra la tavola di un fumetto. I personaggi sono realizzati con estrema cura, con vette di espressività impensabili per dei semplici robot.

Valutazione: 7/10