L’agente della narcotici Rick Quinn è sicuramente arrabbiato, sua figlia è stata rapita da una sua vecchia conoscenza, il trafficante Jay Delgado, e portata nella sua roccaforte di massima sicurezza nascosta nella giungla cubana. Ovviamente intenzionato a farsi giustizia da solo, il nostro nerboruto protagonista si lancia nel salvataggio con l’unico linguaggio che conosce, quello delle armi pesanti. Il gioco si sviluppa quindi come un frenetico sparatutto a scorrimento con visuale dall’alto, abbracciando al contempo le moderne meccaniche del twin stick shooter. La camera dinamica e un motore completamente poligonale permettono cambi prospettici che influenzano il gameplay.
Composto su una campagna suddivisa in otto capitoli, Narco Terror permette di essere affrontato da soli e in co-op, sia in locale sia attraverso l’incipiente formula del drop-in, drop-out. Il gameplay di Narco Terror è semplice quanto istantaneo da assimilare, lo scopo è di attraversare i livelli annientando i soldati nemici e distruggendo elementi dello scenario, con questi ultimi che rappresentano un valido aiuto nell’operazione di sterminio; sono infatti presenti numerosi barili esplosivi e casse di dinamite veramente sensibili ai nostri colpi. Per contro dobbiamo prestare attenzione a non rimanere coinvolti nelle deflagrazioni a catena che possiamo scatenare. Le quattro ore circa della campagna scorrono quindi senza la minima avvisaglia di noia, ma il pregio più rilevante del gioco è proprio la riscoperta del genuino divertimento dello shooter, quella pratica distruttiva ipnotica e assuefacente che fu proprio bandiera dei capisaldi che si diverte a celebrare. Tra cutscene esilaranti e uno stile quasi parodistico, Narco Terror riesce a farsi perdonare i numerosi difetti che lo affliggono, in primis i controlli che non rispondono sempre bene, i rallentamenti del motore grafico e un caos spesso soverchiante. Particolarmente problematico si presenta lo scontro finale, notevolmente impegnativo e rappresentato con una visuale isometrica molto confusionaria. Il gioco presenta nell’esecuzione un animo grezzo tipico delle produzioni indipendenti, fattore che testimonia un budget non propriamente stellare, ma in un certo senso ridimensionato da un prezzo accessibile. Il titolo si presenta molto divertente, vario e con un elevato ritmo. Di contro è piuttosto breve ed è caratterizzato da alcuni problemi tecnici. Titolo discreto.
Valutazione: 7/10