PES 2014
Scritto da redazione | in Copertina, Giochi PS3, Playstation 3 |

Realizzato da un nuovo gruppo di sviluppatori interno a Konami chiamato PES Productions, Pro Evolution Soccer 2014 ha richiesto ben quattro anni di lavoro. Subito dopo essere scesi sul terreno di gioco, ci si accorge di come il titolo sia più appagante dal punto di vista simulativo rispetto al recente passato, e la sensazione che si ha dopo le prime battute è di avere un controllo maggiore su quanto avviene sul manto erboso. Per quanto concerne le licenze ufficiali, Konami può vantarne alcune in esclusiva, come quelle concernenti la UEFA Champions League, all’Europa League, alla AFC e alla Copa Libertadores, con le relative squadre partecipanti. Ci sono poi la Super Coppa europea e il Mondiale per club. A queste si aggiungono quelle per i campionati olandese, spagnolo, francese, argentino e cileno, e quelle delle serie A italiana e brasiliana. Il torneo inglese è ancora out dal punto di vista delle licenze: l’unica squadra a comparire con nome, bandiere e divise ufficiali è il Manchester United. Situazione quasi uguale per la Primeira Liga portoghese, con tre soli team coperti da licenza: SL Benfica, SC Braga e FC Porto. Per quanto concerne le Nazionali ad avere godere i permessi necessari per essere riprodotte come nella realtà sono quasi tutte quelle più importanti. Konami ha assicurato che gli ultimi cambiamenti di mercato nelle rose saranno implementati attraverso una patch che sarà rilasciata in tempi brevi.

I portieri sono più attenti e reagiscono piuttosto bene alle situazioni di pericolo. Rispetto al passato coprono meglio il primo palo, e anche se tendono ancora a commettere qualche ingenuità, almeno nelle uscite, in linea di massima danno maggiori garanzie fra i pali. Sono inoltre presenti gli allenamenti liberi e quelli specifici, dove imparare al meglio tutte le novità del gameplay attraverso un interessante e completo tutorial. Infine abbiamo il ritorno della Modalità Campionato assente in PES 2013, e all’interno di Mondo Calciatore la classica Master League, sia offline sia online, e Diventa un Mito. La Master League è quella che ha subito più modifiche, al punto da essere più semplificata. Innanzitutto sono stati eliminati alcuni elementi di contorno come le scenette che si riferiscono al tecnico o alla segretaria, e ne sono state implementate di nuove e più utili alla situazione, come per esempio per la presentazione dei giocatori, la consegna del Pallone d’oro, etc. Di contro sono stati tolti però lo staff, il medico e l’osservatore. Cambiamenti anche per il mercato, che è stato semplificato e ridotto nei tempi (non c’è la scansione in giorni) e in alcune funzioni, anche se sono stati finalmente sistemati vari aspetti concernenti la gestione delle compravendite e alla carriera del tecnico. Si possono acquistare giocatori da altri continenti, e per farlo si deve tenere conto della fedeltà di un atleta verso il proprio club o del prestigio della squadra interessata, oltre a quello dello stesso calciatore. Mentre per quanto concerne gli allenatori, essi possono passare a fine contratto da una squadra all’altra, cambiare campionato e se lo desiderano possono accettare di fare il direttore tecnico di una nazionale contemporaneamente a quello di club. Nella media, invece, buona parte degli stadi, fra i quali non figurano per problemi di licenze quelli spagnoli: ce ne sono un paio che spiccano sugli altri per bellezza, come per esempio l’Allianz Arena o lo Juventus Stadium, ma in generale se si escludono le coreografie in curva non brillano certo per qualità. L’inizio giusto Eliminato l’editor degli impianti, è stato confermato quello dei calciatori, quest’anno più completo e ricco di possibilità. Va meglio la parte sonora, che per quanto concerne gli effetti offre un set di cori molto realistici, pieni e che non saltano fuori a casaccio ma sempre al momento giusto. La famosa componente emozionale del gioco si manifesta in questo caso con una maggiore partecipazione del pubblico durante le fasi calde di una gara, con assordanti cori d’incoraggiamento per la squadra di casa quando essa tenta l’assedio della porta avversaria per cercare di sbloccare la sfida, o con pesanti fischi a evidenziare la manovra avversaria nel caso siano questi ultimi ad attaccare. La tecnica e il gameplay sono i punti di forza del titolo mentre le difese molto altalenanti e l’assenza di molti stadi, licenze e della pioggia fanno ridurre di un po’ la votazione finale.

Valutazione: 8/10

RobyIsAwesome90

Note su - Le mie passioni più grandi sono le scienze, i giochi d'intuito e il wrestling. Mi piace recensire i giochi sia belli sia brutti ma soprattutto quelli belli perchè mi diverto di più. Sono graditi i commenti e se volete chiedermi di recensire qualche gioco fatelo pure perchè sarò ben lieto di farlo.