Remember Me, sviluppato dai Dontnod, sfrutta una delle premesse più scontate della narrativa: la perdita della memoria. La protagonista Nilin, si ritrova imprigionata nella Bastiglia divenuta una prigione futuristica, ove ai detenuti sono cancellate le memorie fino alla conclusione della pena. Nilin riesce a scappare grazie all’aiuto del misterioso Edge, L’uomo è a capo degli Erroristi, un gruppo di resistenza che combatte strenuamente contro la diffusione della tecnologia Sensen di manipolazione delle memorie, ormai utilizzata quasi ovunque nella futuristica città di Neo Parigi. Nilin si troverà dunque coinvolta in una battaglia per ritrovare il suo passato e riagguantare il suo futuro. Usando la manipolazione delle memorie come la più poderosa delle armi, i Dontnod l’hanno infilata in ogni sistema e sottosistema di Remember Me, a partire dal combattimento. Il gioco è ricco di scontri, e sfrutta meccaniche simili a quelle viste nella serie Arkham, con Nilin in grado di cambiare con naturalezza bersaglio in battaglie contro gruppi di nemici, e di schivare agilmente ogni colpo all’ultimo momento. Le contromosse però sono sostituite da una serie di poteri mnemonici, e da combinazioni personalizzabili con l’uso dei Pressen, attacchi dagli effetti variabili che possono rigenerare la protagonista, infliggere danni maggiori, o ricaricare più rapidamente le abilità speciali dopo l’utilizzo. Il sistema dei Pressen è l’unica forma di sviluppo presente nel gioco, tolti dei collezionabili nascosti che aumentano la vitalità e il focus, ed è un’idea curiosa, con cui il giocatore può modificare a piacere le combinazioni sbloccando pian piano i vari attacchi. L’elemento più peculiare è rappresentato dall’inserimento del remix dei ricordi, un potere di Nilin che le permette di modificare sensibilmente le memorie di una persona. Durante il gioco questi momenti appariranno solo come fasi scriptate, e saranno proposti al giocatore tramite filmati interattivi, modificabili interagendo con alcuni elementi durante il rewind manuale della scena. Sono enigmi piuttosto facili, ma sono utilizzati spesso per introdurre alcuni importanti colpi di scena, e l’inserimento di paradossi e “bug mnemonici” all’interno del ricordo costringe a ponderare con attenzione gli oggetti su cui intervenire. Il primo progetto del team francese non è privo di difetti, ma ha carattere da vendere, e presenta numerose unicità che lo distinguono con forza dalla massa.
Valutazione: 7.5/10